L’Amira si è ritrovata a Gallipoli, lo scorso 23 e 24 ottobre, per uno dei suoi appuntamenti annuali più importanti, la finale del concorso nazionale “Maître dell’Anno 2017 – Trofeo Maria Luisa Speri”. Gallipoli, in provincia di Lecce, è una bella cittadina di mare, adagiata come un miraggio sulla costa ionica e, guarda caso, il suo nome significa proprio “Città Bella”.
Michele Girardi della sezione Amira Paestum è il “Maître dell’Anno 2017”
L’Amira si è ritrovata a Gallipoli, lo scorso 23 e 24 ottobre, per uno dei suoi appuntamenti annuali più importanti, la finale del concorso nazionale “Maître dell’Anno 2017 – Trofeo Maria Luisa Speri”. Gallipoli, in provincia di Lecce, è una bella cittadina di mare, adagiata come un miraggio sulla costa ionica e, guarda caso, il suo nome significa proprio “Città Bella”. Sfortunatamente per tutti i soci Amira, cosa rara per questa stagione, i 2 giorni nel Salento sono stati colpiti da vento e pioggia. Questo ci ha impedito di visitarla e quindi … gli amirini saranno costretti a ritornarci, perché il posto merita, sia dal punto di vista paesaggistico che gastronomico. Le notizie su Gallipoli le abbiamo trovate in “rete” come quella che il borgo antico, arroccato su un’isola di origine calcarea, è collegato alla terraferma e alla città nuova da un ponte ad archi del Novecento, di recente affiancato da un altro ponte verso il porto. Le mura, i bastioni e le torri, che un tempo proteggevano la città dagli invasori, oggi la riparano dalle mareggiate donandole un fascino d’altri tempi. Prima di approdare nel centro storico con le sue stradine lastricate da cui balugina spesso uno spicchio di mare, vale la pena rallentare la passeggiata con una sosta presso il verace mercato del pesce, collocato nell’originario fossato dell’imponente castello, per contendersi con i veri gallipolini il pescato del giorno. La fortezza angioina, quasi completamente circondata dal mare, di recente ristrutturazione, è accessibile dalla città vecchia ed offre la possibilità di immergersi nella storia attraverso torrioni, gallerie, corridoi e maestose sale.
La finale del concorso “Maître dell’Anno 2017” si è svolta presso il Club Bellavista della Caroli Hotels. Il compito dei 10 concorrenti, in quest’ultima tappa del concorso, è stato quello di trinciare un pollo in sala e con lo stesso prepararci una ricetta flambé inedita con l’abbinamento di un vino. In più, quest’anno, i concorrenti sono stati sottoposti ad una prova scritta sulle conoscenze professionali e ad una prova orale su 2 lingue straniere a scelta tra inglese, tedesco e francese. I polli usati in gara sono stati quelli distribuiti dal “Gruppo Pregis”, specializzato nel mercato del Food-Service ed in particolare nelle forniture di prodotti alimentari, bevande e non food per Hotel, Ristoranti, Pizzerie, Bar e Comunità.
La gara è stata presentata da Giovannangelo Pappagallo, cerimoniere dell’Amira, con la supervisione di Valerio Beltrami, neo Presidente dell’Associazione eletto in Calabria l’anno scorso a novembre.
Ad iniziare la gara è stata la maître Silvia D’Ilario della sezione Amira Piemonte Orientale che ha preparato il “Pollo arrosto alla Piña Colada Flambée” e vi ha abbinato un “Bric Amel 2016, Langhe Doc, Marchesi di Barolo”; poi, Francesco Aquila della sezione Romagna ha elaborato il “Pollo ncapriata, la Romagna incontra il Sud” che l’ha accompagnato con l’ “Oplà 2016, Bio Sangiovese Rubicone Igt, Giovannini”; a seguire, Tamer Hassan della sezione Milano ha proposto la “Suprema di pollo alla moda del Martini con millefoglie di patate” assieme al “Chiarandà 2015, Contessa Entellina Doc, Donnafugata”; quarto in ordine di esibizione è stato Angelo Daino della sezione Sicilia Occidentale che ha presentato il “Pollo ai profumi e sapori di Sicilia” con il vino “Benedè 2016, Cataratto Sicilia Doc” dell’azienda Alessandro di Camporeale; la gara è continuata con Silvana Franci della sezione Chianciano Terme che ha preparato “La sovrana di galletto arricchita con foie gras, fichi rossi, tartufo e salsa saba di sangiovese” e un “Petruccino, Orcia Rosso Doc, Podere Forte”; in seguito, Ivan Mancini della sezione Ticino ha proposto “Chicken Mojito” accompagnato con il “Kerner 2016, Alto Adige Doc di Pacherhof”; si prosegue con Gilberto Paladin della sezione Venezia con il suo “Pollo al carciofo violetto di Sant’Erasmo” e in abbinamento il “Ronco del Cerò 2016, Sauvignon Collio Doc di Venica”; l’ottavo concorrente è Donato Palma della sezione Puglia Bari, delegazione del Salento, che ha elaborato la “Scaloppata di pollo allevato a terra su crema di piselli ricci di Sannicola, patate sieglinde di Galatina e julienne di peperoni del Pizzo in agrodolce al brandy; abbinato al “Mière 2015, Salento Rosso Doc delle cantine di Michele Calò & Figli”; penultimo concorrente è stato Michele Staveley Girardi Falcone della sezione Paestum con gli “Straccetti di pollo flambè allo zafferano con granelle di nocciole croccanti, brunoise di peperoni su vellutata di cime di rapa” assieme al “Valmezzana 2016, Fiano Cilento Dop delle cantine Albamarina di Palinuro”; la gara si è conclusa con l’esibizione di Claudio Licitra della sezione Ragusa Barocca che ha preparato “Il pollo al pesto degli iblei”, assieme al “Nutaru, metodo classico rosè da uve Frappato dell’Azienda Agricola Avide”.
La giuria che ha avuto l’arduo e difficile compito di giudicare la gara, in quanto il livello professionale dei partecipanti è stato alto come non mai, era composta da: Claudio Recchia (Cancelliere Ordine dei Gran Maestri della Ristorazione Amira) in qualità di presidente, Cesare Lo Verde (Gran Maestro della Ristorazione e Maître-Sommelier) come esperto ai vini, Onofrio Terrafino (Delegato Euro-Toques della regione Puglia) come esperto gastronomo, Attilio Palma (Giornalista) e Donato Renna (Gruppo Caroli Hotels ) in qualità di “clienti” che hanno valutato unicamente il gusto.
Alla cena di gala dell’evento, tenutasi nella bella sala del Bellavista Club Hotel di Gallipoli, prima c’è stata un’esibizione dei maître che hanno preparato una specialità con il gambero rosso di Gallipoli, successivamente il Presidente Nazionale Amira, Valerio Beltrami, ha inaugurato ufficialmente la delegazione Amira Salento (delegato Giuseppe Colagiorgio) che, in attesa che diventi “Grande” (se come si dice il buongiorno si vede dal mattino, siamo sulla buona strada), starà sotto il controllo della sezione Bari ed infine il “cancelliere” Claudio Recchia ha comunicato il verdetto della gara, accettato e condiviso da tutti: 1° e quindi “Maître dell’Anno 2017”, al quale va anche il Trofeo “Maria Luisa Speri”, Michele Girardi (Sezione Paestum), 2° Silvia D’Ilario (Piemonte Occidentale), 3° Ivan Mancini (Ticino) e tutti gli altri ex aequo al quarto posto. Ancora una volta, in una manifestazione “AMIRA” ha vinto … l’Amira e la sua professionalità. Grazie Presidente. Grazie Amira.
Diodato Buonora